Bonus “CHEF”

La legge di Bilancio 2021 (art. 1, commi 117-123) ha stanziato complessivamente Euro 3 milioni per introdurre un credito d’imposta al fine di sostenere il settore della ristorazione duramente penalizzato dalle misure di contenimento del covid.

Chi sono i beneficiari?

Contrariamente allo scopo dichiarato dal Legislatore, la misura non spetta direttamente ai ristoranti.

Il bonus è, infatti, riconosciuto soltanto ai cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti, in qualità di lavoratore “dipendente” o di lavoratore “autonomo” in possesso di partita Iva

A cosa serve il bonus?

Per agevolare l’acquisto di beni strumentali e di corsi di aggiornamento professionale strettamente funzionali all’attività dello chef.

In particolare, i beni ammessi al bonus sono individuati nei macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, oltre agli strumenti e alle attrezzature professionali per la ristorazione.

Le spese vanno sostenute nel periodo dal 1.1.2021 al 30.6.2021.

In cosa consiste il bonus?

L’acquisto dei beni e servizi agevolati genera un credito d’imposta pari al 40% delle spese sostenute dallo chef.

Il credito, fissato nella misura massima di Euro 6.000, è utilizzabile direttamente dallo chef in “compensazione”, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997, con il modello di pagamento unificato F24

Il cuoco può anche cedere il credito d’imposta ad altri soggetti, incluse le banche e gli intermediari finanziari.

Il bonus è irrilevante redditualmente per lo chef, cioè non viene tassato.

Il bonus è immediatamente applicabile?

Purtroppo no!

Per la piena operatività occorre attendere un Decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con quello dell’Economia, che dovrà essere adottato entro il termine (ordinatorio) del 2.3.2021 per disciplinare i criteri, le modalità di concessione del bonus, le formalità richieste e l’effettuazione dei controlli

Avv. Roberto Simoni

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