La tassazione dei “trasferimenti gratuiti”

Gli atti gratuiti, intesi come trasferimenti di beni o diritti senza corrispettivo, rappresentano una pratica diffusa in ambito familiare e tra conoscenti. Questi possono manifestarsi in diverse forme, come ad esempio un genitore che dona una somma di denaro al figlio per l’acquisto di un immobile, il pagamento di un mutuo, o l’intestazione di un bene a un nipote. Altre forme includono la rinuncia a un diritto, il conferimento non proporzionale in società, e la cessione di un’azienda senza considerare l’avviamento.

Recentemente, il legislatore italiano ha posto una particolare attenzione ai trasferimenti gratuiti. Il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di Decreto legislativo il 9 aprile 2024, in attuazione della “delega fiscale” in materia di imposta sulle donazioni. Questo schema di decreto, applicabile agli atti gratuiti realizzati a partire dal 1° gennaio 2025, introduce significative novità normative.

Il decreto, che abroga alcune disposizioni del D.L. n. 262/2006, integra la disciplina degli atti gratuiti all’interno del “Testo Unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni” (D.Lgs. n. 346/1990). Tra le novità più rilevanti, il decreto estende l’applicazione dell’imposta sulle donazioni ai trasferimenti derivanti da trust e altri vincoli di destinazione, e introduce l’obbligo di registrazione per gli atti di donazione, diretti e indiretti, anche se formati all’estero ma destinati a beneficiari residenti in Italia.

Le nuove norme disciplinano inoltre la territorialità dei trust e degli altri vincoli di destinazione, precisando che l’imposta è dovuta per tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari se il disponente è residente in Italia al momento della separazione patrimoniale.

Questi cambiamenti normativi rappresentano un’evoluzione significativa nella gestione delle liberalità tra vivi, rendendo necessaria una maggiore attenzione e consapevolezza da parte di chi effettua trasferimenti gratuiti. Il presente articolo intende offrire una panoramica delle nuove disposizioni e delle loro implicazioni pratiche, alla luce del quadro normativo aggiornato.

L’articolo Completo è stato pubblicato da: IL FISCO N.26 / 2024

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