Mi diverto nel risolvere i pasticci creati dalle persone e dalle difficoltà burocratiche.
Mi sento bene quando riesco a fare l’angelo custode di un cliente.
Per descrivere cosa sento rispetto a un cliente, niente di meglio della leggenda sulle “stelle marine”.
Si narra che un uomo stava camminando lungo la spiaggia dopo una tempesta. Ad un tratto incontrò un’anziana signora che lanciava nell’oceano le stelle marine che si erano arenate sulla riva. L’uomo chiese alla donna che cosa stesse facendo. Lei rispose che aveva sempre desiderato fare la differenza e aveva deciso che quello era un buon giorno per cominciare. Nel frattempo, migliaia di stelle marine giacevano sole e morenti sulla riva. Così l’uomo disse alla donna: “Per ogni stella marina che getta nel mare, se ne arenano altre tre sulla spiaggia. In che modo potrà fare la differenza?”. La signora, dopo averci pensato qualche istante, raccolse una stella marina e la lanciò in mare dicendo: “Ho fatto la differenza per quella stella”. Considero ogni mio cliente una “stella marina”.
Ho capito, inoltre, che il cliente non è una carta bollata materializzatasi in un’istanza o atto giudiziario; è una persona fatta di carne e ossa che non ambisce a diventare il fascicolo scaricato ai collaboratori o dimenticato in archivio, per poi essere prelevato soltanto per redigere la parcella.
Il mio principale obbiettivo è fornire al cliente una chiara strategia difensiva, seguendolo personalmente e in modo diretto.
Ho assistito l’anziano gravemente malato, la casalinga, il lavoratore dipendente e autonomo, la piccola media impresa, la grande società, il personaggio pubblico, il calciatore, e così via.